Mbps, Megabit, MB e Megabyte: cosa sono e differenze

Sommario: Mbps è una delle unità di riferimento più utilizzate per quanto concerne la descrizione della capacità e, quindi, della velocità massima di download di una rete informatica. Effettivamente, in questo settore è molto facile fare confusione tra tutte le sigle e abbreviazioni varie impiegate per indicare una specifica unità di misura. Ciò si verifica soprattutto se il soggetto non è propriamente esperto della materia.

Dunque, in questo articolo, scopriremo insieme cosa significa la sigla Mbps, cosa vogliono dire le altre abbreviazioni come, ad esempio, MB e quali sono le rispettive differenze.

Mbps e megabyte: che cosa sono?

All’interno dello scenario informatico, Mbps e Megabyte costituiscono due unità di misura del tutto differenti fra loro, eppure, appartenenti alla medesima serie di riferimento.

In questo senso, è possibile dire che l’Mbps (Megabit) è il parametro prettamente utilizzato per descrivere:

  • La dimensione della trasmissione dei dati
  • La capacità di download.

Invece, il Megabyte indicato con la sigla MB insieme ai suoi multipli, è il metro usato per definire la quantità delle informazioni scaricate.

Che cosa è un bit nella scala Mbps?

Partendo dalle basi, in informatica, un bit è un’unità di misura essenziale in quanto la stessa definisce tutti gli altri parametri di misura.

Un bit rappresenta il volume minimo di informazione che può essere gestita da un dispositivo.

In altre parole, un bit è l’entità di riferimento che indica quanto sono grandi i dati informatici.

Dal punto di vista terminologico, il bit non è altro che l’abbreviazione dell’espressione anglosassone “Binary Digit”, ossia cifra binaria.

Invece, considerando il livello quantitativo, è facile intuire come un bit rappresenti un dato alquanto ridotto se si tiene conto che mediante i gruppi di bit è possibile arrivare a informazioni ben più ampie e complesse.

Infatti, in campo informatico, per il processo di trasferimento di informazioni più estese ad un terminale, vengono utilizzati gruppi di 8 bit.

Ed è proprio in riferimento a quanto appena detto che entra in gioco il byte.

Mbps e MB: che cosa è un byte?

Restando nel pensiero informatico, possiamo dire che un byte non è altro che un’unità di misura formata da 8 bit.

Più nello specifico, il byte costituisce il parametro utilizzato per descrivere la quantità di spazio che un file o un qualsiasi dato è in grado di occupare sulla rete Internet, su un disco fisso o su un altro supporto.

Effettivamente, una raccolta di più byte può dare vita a:

  • Un messaggio di testo
  • Una fotografia
  • Un video
  • Un programma
  • Un vero e proprio sistema operativo.

Inoltre, nella quotidianità contemporanea, gli utenti solitamente utilizzano file molto grandi costituiti da una quantità estesa di byte.

 

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Info

Mbps e multipli del byte

Per

  • Il Kilobyte: che raggruppa mille byte
  • Il Megabyte: formato da 1 milione di byte
  • Il Gigabyte: composto da 1 miliardo di byte
  • Il Terabyte: che riunisce ben 1 biliardo di byte.

A questo punto, è più semplice comprendere come un singolo bit sia in grado di condurre a più forme di quantificazione dei dati trasferiti da un dispositivo all’altro.

In questo contesto, considerando il calcolo dell’effettiva velocità del proprio servizio Internet, occorre prima capire quale sia l’unità di misura utilizzata in questa elaborazione dati.

Differenza fra Mbps e MB

In linea con quanto detto finora, ecco che spesso sopraggiunge la reale confusione fra:

  • Megabit (Mbps/s)
  • Megabyte (MB).

Infatti, non di rado capita di trovare abbreviazioni come: Mb e MB.

In questo scenario, dal punto di vista sia letterale che fonetico, le due sillabe hanno indiscutibilmente lo stesso valore.

Invece, prendendo in esame l’ambito tecnico-informatico, queste due unità fonetiche significano due cose profondamente diverse fra loro.

Dunque, procedendo con una prima analisi, occorre dire che la b minuscola contenuta in Mb esprime un significato diverso dalla B di Megabyte (MB), in quanto con la b minuscola si vuole indicare il bit e non il byte che, al contrario, è contrassegnato dalla lettera B.

Più nello specifico, per quanto riguarda la velocità di connessione di una rete Internet domestica o aziendale, la sigla Mbps (Megabit al secondo) viene utilizzata per descrivere la capacità di download e di upload delle linee Internet.

In effetti, come indicato dall’abbreviazione, il Megabit per secondo segnala effettivamente quanti Mb possono essere:

  • Traferiti
  • Caricati
  • Scaricati

da una rete Internet nel tempo di un secondo.

Ecco perché, nel mercato dei servizi di rete, ci si riferisce a questa unità di misura con espressioni quali:

  • Mbps
  • Mb/s
  • Mbit/s.

L’uso della sigla Mbps nel commercio dei servizi di rete

A tal proposito, bisogna sottolineare come la maggior parte delle aziende che forniscono servizi di rete nelle diverse abitazioni e piccolo-medio imprese, utilizzino il parametro di misura Mbps per descrivere la velocità di trasferimento dei dati dei propri servizi.

 

Sono registrate in Megabit per secondo:

  • Tutta la tecnologia informatica
  • I modem via cavo
  • Le connessioni ADSL
  • USB (12 Mbps)
  • USB 2.0 (480 Mbps)
  • T1 (1,544 Mbps)
  • T3 (44,736 Mbps).

Mbps e ISP (Internet Server Provider)

In relazione alle imprese di telecomunicazioni che forniscono connessioni a banda larga, occorre precisare che una società incaricata di distribuire l’accesso alla rete Internet, ad ogni utente che ne faccia richiesta, viene definita ISP (Internet Server Provider).

Inoltre, è noto che l’allacciatura ai servizi online avviene sia grazie al tradizionale doppino telefonico della rete domestica (ADSL) che mediante i più modernizzati cavi in fibra ottica.

Un ISP permette la connessione Internet ad ogni utente, la cui capacità di trasmissione dei dati verrà poi misurata in Mbps, al fine di fornire nel modo più preciso possibile ogni specifica informazione riguardante il servizio.

Oltre a ciò, il provider dei servizi di rete si occupa anche di creare un’apposita casella di posta elettronica, servizi di hosting e archiviazioni dati.

Inoltre, per saperne di più sull’argomento isp-olo-ull, consigliamo di leggere il nostro articolo dedicato.

Invece, parlando di Access point e Ethernet, occorre considerare sia la potenza che la velocità del segnale per la connessione online che consente la regolare trasmissione dei dati quantificata in Mbps.

Effettivamente, un punto di accesso (Access point) di un servizio di collegamento al web prende forma in un apposito dispositivo necessario alla creazione di un nuovo ingresso Wi-Fi.

Mentre, l’Ethernet non è altro che un importante insieme di tecnologie grazie al quale può avere luogo il corretto trasferimento dei dati in una determinata rete LAN.

Mbps, MB e il campo informatico

Pertanto, dal punto di vista dell’utilità, mai come in questo periodo storico l’uso del servizio Internet sembra tanto diffuso e necessario.

Praticamente, in ogni contesto e situazione, il collegamento alla rete appare indispensabile e fondamentale.

In effetti, ogni momento della vita quotidiana di ciascuno appare assoggettato e dipendente dall’uso dei servizi online.

Ciononostante, benché Internet risulti uno strumento chiave di ogni persona a livello globale, sovente, il meccanismo che dà vita a questo sistema informatico rimane motivo di confusione per la maggior parte degli utenti.

Ecco che, in qualche modo, nel momento in cui ci si trova di fronte a sigle come Mbps o MB, vengono generate innumerevoli domande e perplessità come quelle sopra evidenziate.

Le reti informatiche e Mbps

In effetti, in campo informatico, quando si parla di collegamento ai servizi Internet, occorre dire che esistono differenti tipi di rete anche se, nella maggior parte dei casi, si sente parlare più spesso solamente di due di queste.

Le reti più importanti per quanto riguarda un adeguato accesso a Internet sono:

  • La LAN (Local Area Network): è una rete informatica che opera nel collegamento fra più terminali. Inoltre, questa rete può essere allargata anche ad altri dispositivi periferici condivisi. Invece, dal punto di vista dell’estensione a livello locale, bisogna precisare che una LAN riesce a coprire una zona limitata come, ad esempio, una casa, un ufficio o una scuola. Mentre, per quanto riguarda l’aspetto prestazionale, bisogna sottolineare che una rete LAN raggiunge picchi molto alti di velocità di trasferimento dei dati. Per fare un esempio, la rete domestica (ADSL, FTTH o FTTC) costituisce il più tradizionale modello di rete LAN.
  • La WAN (Wide Area Network): esattamente come la prima, anche la WAN è una rete informatica che, a differenza della LAN, è capace di estendere la propria funzione e copertura su una vasta distanza geografica. Effettivamente, una rete WAN è in grado di coprire territori interi e viene considerata perfetta per lo scambio dei dati come, ad esempio, i tanto utilizzati servizi di messaggistica istantanea. Inoltre, ogni linea capace di collegare molteplici dispositivi fra loro ma posti in diverse zone rientra nella tipologia della rete WAN.

Per trasferire i dati su una determinata rete da, oppure, verso un dato dispositivo è possibile servirsi di due soli modi:

  • In download: in questo caso, con l’uso del termine download, si vuole descrivere l’effettiva trasmissione dei dati da una determinata rete verso il dispositivo che si sta utilizzando. In questo contesto, l’aspetto più importante da sottolineare è che in tale fattispecie si descrive esclusivamente l’atto di scaricamento dei dati.
  • In upload: al contrario, con l’espressione upload, viene descritto il trasferimento dei dati da un determinato dispositivo verso la rete utilizzata. Pertanto, diversamente dal primo caso, con upload si indica puramente il caricamento dei dati.

Ma cosa c’entra la sigla Mbps in tutto questo?

La sigla Mbps

All’interno del contesto informatico e di uso della rete, sia che si parli di download, oppure, di upload, occorre dire che la capacità di trasmissione dei dati, ovvero, la velocità mediante cui gli stessi vengono trasferiti richiede necessariamente un’unità di misura.

Che si tratti di caricare o scaricare un file o, in generale, dei dati, la velocità di trasmissione viene indicata da sigle quali:

  • Kbps (kilobit) per secondo
  • Mbps (megabit) per secondo
  • Gibit/s (gigabit) per secondo
  • Tbit/s (terabit) per secondo
  • kB/s (kilobyte) per secondo
  • MB/s (megabyte) per secondo
  • GB/s (gigabyte) per secondo
  • TB/s (terabyte) per secondo

In particolare, come abbiamo visto, l’abbreviazione Mbps indica specificatamente: una velocità massima di 1 Megabit al secondo.

Gigabit (Mbps) e Gigabyte (GB/s) nella realtà commerciale Internet fissa e mobile

Dunque, nel momento in cui un utente desidera procedere con l’installazione di una rete Internet per la propria abitazione o impresa, per cominciare, la cosa migliore da fare è senz’altro quella di effettuare un rapido confronto di tutte le più rilevanti tariffe Internet per servizio fisso o mobile.

A questo proposito, occorre dire anche che, al fine di assicurarsi l’anonimato e proteggere la propria privacy, esiste anche la tecnologia VPN (Virtual Private Network).

Una VPN è una rete virtuale privata che può essere adoperata allo scopo di criptare il traffico Internet e, pertanto, mettere in sicurezza la propria identità virtuale.

Inoltre, se si tiene in considerazione una realtà aziendale con tutto il relativo scambio di dati la cui velocità, ricordiamo, viene misurata in Megabit per secondo, una VPN può costituire un’estensione della LAN.

Offerte Internet e velocità in Mbps, MB/s e GB/s

Ma, tornando al nostro discorso, occorre dire che nel momento in cui si effettua un adeguato confronto delle diverse offerte presenti sul mercato dei servizi di rete, non è difficile fare confusione fra le diverse unità di misura, specialmente fra le più diffuse: Mbps, MB/s e GB/s.

Pertanto, occorre fare particolare attenzione in quanto, in realtà, le prestazioni in Mbps sponsorizzate da molte società del settore, possono essere ottenute in maniera molto ridotta rispetto a quanto enunciato dai vari sponsor pubblicitari.

Ciò perché gli stessi servizi in Mbps devono essere rapportati a diversi parametri quali l’attenuazione e il rapporto segnale-rumore.

D’altro canto, i Gigabit per secondo (GB/s o Gbps) vengono utilizzati per fare riferimento all’effettiva capacità delle contemporanee e ipertecnologiche connessioni in fibra FTTH (Fiber-to-the-Home).

Differenza Mbps, MB/s e Gbit/s nelle tariffe Internet

Per quanto concerne le tariffe Internet fisso, le unità di misura Gbit/s e Mbps indicano la velocità massima di download che il collegamento alla rete può ottenere.

Invece, se si prendono in considerazione le offerte per rete mobile, la prima parte dei medesimi parametri di misura (Giga e Mega) mira a rapportare la quantità massima di dati che un sistema può scaricare.

Tuttavia, in questo caso, si parla non di Megabit per secondo ma di MB/s, sigla che, come abbiamo visto finora, significa Megabyte per secondo.

Dunque, prima di procedere alla selezione di una data tariffa Internet è sempre meglio verificare l’esatta capacità di trasferimento dei dati della particolare connessione di rete.

Inoltre, per avere maggiori informazioni sull’argomento consigliamo di fare riferimento alla nostra guida tecnologia.

Infine, per selezionare l’offerta più adatta alle diverse esigenze, suggeriamo di leggere le informazioni qui riportate.

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Info

Aggiornato su 5 Lug, 2024

Alessandro S.

Redattore esperto di Energia, contrattualistica internet e nuove tecnologie

Laureato in Msc Finance Bocconi è attivo come professionista SEO e Growth Hacking. Entra in Papernest dopo esperienze in banca d’investimento e di consulenza M&A nel settore Energetico.

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