Allarme siccità: l’Italia ha sempre più sete. L’impegno delle startup italiane.

Nell’ultima decade, subito prima dell’estate, sentiamo parlare anno dopo anno dell’estate più calda del secolo. Ed infatti è così. Tutte le città italiane, da nord a sud, hanno conosciuto un lento ma graduale aumento delle temperature. Alcune ricerche condotte da Coop Italia hanno concluso che dagli anni ‘70 ad oggi c’è stato un netto cambiamento nelle temperature massime registrate. Di seguito, una tabella che mostra i cambiamenti climatici più importanti. 

 

temperature massime registrate

 

Come è possibile vedere, Catania è la città in cui si è registrata la temperatura massima più alta, con 39,2°. Torino, invece, è la città che in questi 50 anni ha subito la variazione di temperatura più notevole, ossia 3,3°

L’incremento delle temperature medie in Italia comporta non pochi effetti negativi. Oltre al forte ed asfissiante caldo, le elevate temperature possono seriamente danneggiare la nostra salute: una prolungata esposizione al sole può causare effetti lievi come insolazione e svenimento o effetti gravi come disidratazione e colpi di calore

Allo stesso modo può danneggiare anche i luoghi naturali attorno a noi: sempre più frequenti sono per esempio gli incendi di boschi e foreste, soprattutto nel sud Italia: solo nel 2017, in tutta Italia, ci sono stati ben 744 incendi contro i 114 del 2009. 

Siccità in Italia: qual è la situazione? 

Un altro fenomeno molto preoccupante che si sta verificando molto spesso negli ultimi anni è la siccità. Le estati sempre più soleggiate e secche nell’area mediterranea rappresentano una grave minaccia per le colture e le biodiversità locali. Non solo: dall’attuale emergenza siccità che sta colpendo l’Italia da nord a sud conseguono altri effetti indiretti legati alla produzione e al consumo di energia. Ma vediamo meglio la situazione in Italia. Se negli scorsi anni la siccità ha colpito senza pietà tutta la regione padana, adesso la situazione diventa da bollino rosso per il centro Italia:

  • Nelle Marche si rischia addirittura il razionamento idrico, soprattutto a causa della grave siccità nelle zone di Ascoli Piceno e Fermo.
  • In Toscana  circa il 90% del territorio è a rischio siccità.
  • Critica anche la situazione idrica nel Lazio: Roma ha sempre più sete e ha piovuto circa il 60% in meno rispetto all’anno scorso secondo alcune ricerche dell’ANBI, Associazione Nazionale Bonifiche Irrigazioni. 

Ovviamente, anche il Sud non è escluso dall’ondata di siccità. 

Particolarmente preoccupante è la situazione del Po. L’assenza di piogge e l’aumento del caldo stanno letteralmente asciugando il fiume d’Italia. Come se non bastasse, il cuneo salino, ossia l’avanzamento dell’acqua salata del mare, sta risalendo le rive del fiume, “mangiando” l’acqua dolce del fiume stesso. 

siccità po

Le startup italiane contro la siccità

Insomma, la situazione siccità in Italia è davvero preoccupante. Perciò è sempre più importante fare attenzione ai consumi di acqua per evitare sprechi. A tal proposito, diverse sono le start up che unendo innovazione, tecnologia ed internet promuovono un consumo sostenibile dell’acqua per far sì che non avvengano sprechi e, quindi, per non peggiorare la situazione siccità. Vediamone alcune. 

Wash Out

Start up milanese nata nel 2016, acquistata da Telepass nel 2020, Wash Out offre una nuova esperienza di lavaggio e cura di auto e moto. Tramite il servizio di lavaggio a domicilio, l’esperienza è sempre più digitale e sostenibile: ogni lavaggio tramite questo servizio, permette di risparmiare ben 160 litri di acqua. Nonostante il prezzo sia più elevato rispetto ad un lavaggio normale, bisogna considerare altri fattori che rendono il servizio più efficiente: innanzitutto, il fatto che viene effettuato a mano da un esperto, il grande risparmio di acqua e la comodità del domicilio. 

TheCircle

Trasformare il modello agricolo in un modello agricolo a impatto positivo sembra una missione impossibile. Ma è quello che alcuni giovani ragazzi nella capitale hanno fatto con TheCircle. Fondata nel 2016, l’azienda ha ricreato un impianto di acquaponica che permette di coltivare frutta e verdura in modo completamente sostenibile, risparmiando fino al 90% di acqua

PROiNOS

Startup veneta nata nel 2017 con l’obiettivo di risparmiare acqua nel settore della viticoltura in Veneto. Le piante vengono annaffiate solo nel momento in cui dei sensori specifici rilevano la necessità di irrigazione. PROiNOS, quindi,  permette una coltura maggiormente sostenibile. 

 

Aggiornato su 15 Feb, 2024

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Raffaele N.

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